La Custode Degli Spiriti
**_I. La Strega dei Fantasmi_**
Nelle torri remote dell’Accademia di Lunargentea,
dove magie danzavano tra luce e tormenta,
viveva Elira, dal cuore gentile,
ma temuta da molti per il suo dono sottile.
Parlava coi fantasmi, i custodi del passato,
anime perse, nel silenzioso contrasto.
Li aiutava a trovare la pace perduta,
ma agli occhi del mondo, era strana e temuta.
Elira studiava con fervida brama,
tra tomi antichi e l’eco di una lama.
Amava l’Accademia, il suo rifugio sicuro,
un faro di magia nel mondo oscuro.
**_II. Il Presagio Oscuro_**
Una notte d’inverno, sotto lune spezzate,
un’ombra calò sulle mura serrate.
I fantasmi sussurrarono parole d’allarme,
“Nemici giungono, portando solo armi.”
L’Accademia tremò, i suoi incanti si infransero,
e forze nemiche nel buio si mossero.
Elira sentì il richiamo dei morti,
“Custode, alzati, difendi le porte!”
Ma gli altri studenti temevano il suo potere,
pensavano a lei come a un oscuro mistero.
“Non fidarti di Elira,” disse un mago temuto,
“la sua magia dei fantasmi è un veleno astuto!”
**_III. La Battaglia delle Ombre_**
Quando i nemici sfondarono i cancelli d’avorio,
la scuola si piegò sotto il loro rigoglio.
Erano stregoni corrotti, portatori di morte,
guidati da un tiranno, il Signore delle Ombre.
Elira si eresse tra i resti distrutti,
e i fantasmi chiamò, nei corridoi muti.
“Sorgente dai tempi, venite a me,
proteggiamo la scuola da questa empietà!”
I fantasmi risposero, un esercito etereo,
luminose figure in uno scontro epico e serio.
Tra spade di luce e incanti letali,
Elira guidò i suoi spiriti leali.
**_IV. Il Cuore dell’Oscurità_**
Elira affrontò il Signore delle Ombre,
un mago possente, divoratore di tombe.
“Sciocca ragazza, il tuo potere è vano,
cedi la scuola, il futuro è già in mano.”
Ma Elira non cedette, il suo cuore vibrava,
per i compagni, la scuola che tanto amava.
Usò un incanto antico, mai osato prima,
legando i fantasmi in un’unica cima.
Una luce esplose, bianca e divina,
e l’oscurità cadde, scacciata e meschina.
Ma il prezzo fu alto, Elira svanì,
lasciando un ricordo nei giorni a venire.
**_V. La Leggenda di Elira_**
Ora i corridoi della scuola narrano una storia,
di una strega gentile e della sua gloria.
Statue di spiriti danzano nelle sale,
un ricordo di Elira e del suo bene immortale.
Gli studenti raccontano, sotto cieli sereni,
di come una strega salvò i suoi domìni.
Non temere i fantasmi, né ciò che è ignoto,
perché nel buio, a volte, si cela un voto.
E nelle notti quiete, quando i venti cantano piano,
si dice che Elira vegli, spirito sovrano.
Lei, la Custode degli Spiriti perduti,
eterna protettrice dei luoghi voluti.